domenica 7 luglio 2013

tanabata matsuri

Tanabata (七夕 settima notte) è una tradizionale festa giapponese, una delle cinque festività dell'anno (五節句 gosekku), derivata dall'equivalente festival cinese di Qīxī.
La festa cade il 7 luglio (tranne alcune regioni nelle quali si festeggia il 7 agosto) quando le stelle Vega e Altair si incrociano nel cielo. La festa è legata a una leggenda popolare di origine cinese, di cui esistono diverse varianti. Secondo la storia i due innamorati Hikoboshi e Orihime (rappresentanti la stella Altair e la stella Vega) vengono separati dalla Via Lattea, potendosi incontrare solo il settimo giorno del settimo mese lunare del calendario lunisolare. Il festival fu importato in Giappone dall'imperatrice Koken nel 755.
Le sue origine sono dovute al Kikkōden (乞巧 奠 festa per pregare per le abilità), nome alternativo di Qīxī, celebrato in Cina e adottato dal Palazzo Imperiale di Kyoto nel periodo Heian.
Il festival guadagnò popolarità tra i giapponesi nel primo periodo Edo, quando iniziò ad essere celebrato insieme al festival Obon (celebrato allora il 15º giorno del settimo mese), dando origine al moderno Tanabata. Le usanze in uso durante il festival variano da regione a regione, ma in generale, è comune scrivere dei desideri su piccole strisce di carta chiamate tanzaku (短冊?) e legate ad alberi di bambù.
Attualmente, il festival Obon cade il 15 agosto del calendario solare, vicino alla sua data originaria nel calendario lunare, rendendo il Tanabata e l'Obon due eventi separati.
Il nome Tanabata ha origini antiche, venendo associato alla lettura giapponese dei caratteri cinesi 七夕, pronunciati allora come shichiseki (settima sera). Origini più precise si ritrovano in una cerimonia di purificazione shintoista risalente allo stesso periodo, nella quale una miko tesseva una veste su un telaio e questa veniva poi offerta in dono alla divinità perché proteggesse dalla pioggia il raccolto e donasse loro un raccolto abbondante in autunno. Durante la cerimonia la miko tessitrice veniva chiamata tanabatatsume (棚機つ女 donna del telaio) e i primi due kanji (“scaffale” e “apparecchio”) erano letti proprio tanabata 棚機. Gradualmente questa cerimonia si è fusa con il Kikkōden fino a diventare Tanabata.
USANZE
Per celebrare l'incontro delle due stelle, i giapponesi si riversano nelle strade illuminate delle luci dei zen-washi (tipiche lampade di carta) e arricchite da diverse decorazioni simboliche, indossando il tradizionale yukata. Tra le principali decorazioni che addobbano le strade vi sono i tanzaku (短冊), strisce di carta su cui vengono scritti, a volte sotto forma di poesia, preghiere e desideri rivolti alle stelle protagoniste della festa e successivamente legati ai rami di bambù. In particolare sono attratti da questa usanza i più giovani, che sono soliti chiedere fortuna nell'amore e, nei tempi più recenti, nello studio.
I kamigorono sono speciali kimono di carta utilizzati nelle sfilate e nelle parate. Sono considerati segno di buon auspicio per evitare malanni ed incidenti.
Toami sono delle rete da pesca la cui esposizione porterebbe fortuna nella pesca e nei raccolti.
Fukinagashi sono strisce filanti colorate le quali richiamano i filamenti che Orihime tesseva.
Gli orizuru sono origami, in particolare a forma di gru, che portano salute, protezione e lunga vita alle famiglie.
Kinchaku sono piccole borse tradizionali che portano buoni affari e ricchezza.
Kuzukago sono sacchi della spazzatura che simboleggiano la "pulizia" (intesa come purezza) e la prosperità. Il bambù è considerato il simbolo principale del Tanabata.
È possibile trovare le sue canne ornare gli usci delle abitazioni, mentre in alcune regioni, le foglie vengono fatte galleggiare sui fiumi insieme a lanterne di carta. A tal proposito esiste una famosa canzone popolare che descrive le usanze del Tanabata

(JA)
« Sasa no ha sara-sara
nokiba ni yureru
Ohoshi-sama kira-kira
kingin sunago
Goshiki no tanzaku
watashi ga kaita
Ohoshi-sama kira-kira
sora kara miteiru.

 »
(IT)
« Le foglie di bambù frusciano
vicino le gronde ondeggiando
Le stelle luccicano
granelli d'oro e argento
Le strisce di carta dai cinque colori
ho già scritto
Le stelle luccicano
e ci guardano dal cielo.
 »
(Canzone popolare giapponese.)


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