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martedì 23 agosto 2011

ramen girl

Ieri sera alla televisione davano un film che mi è piaciuto tanto. Non lo conoscevo prima ma adesso che lo ho visto appena posso mi prendo il dvd meglio se in originale ^___^

La storia narra di Abby (Brittany Murphy) che si trasferisce in Giappone a Tokyo per seguire Ethan, il suo ragazzo ma il giorno dopo l'arrivo lui la molla.

Per tirarsi un pò su Abby va in un ramen restaurant e incontra il maestro Maezumi (Toshiyuki Nishida) e sua moglie Reiko (Kimiko Yo) che non parlano una parola di inglese. I ramen le piacciono cosi tanto che tutto d'un tratto reliazza che vuole diventare una cuoca di ramen e cerca di far capire al maestro Maezumi che vuole che lui le insegni. Lui le facapire di venire il giorno dopo alle 5 del mattino e quando lei si presenta lui le fa fare pulizie di pentole e bagno nella speranza che lei demorda ma lei invece resiste e piano piano si conquista la simpatia di tutti.

In una rara notte in cui non lavora, va in un night con degli amici e conosce Toshi Iwamoto (Sohee Park), si innamorano ma presto il capo di Toshi lo manda per lavoro in China a Shanghai, lui le chiede di andare con lui ma lei rifiuta così resta di nuovo da sola.

Piano piano Abby impara a fare i ramen ma non perfettamente, la madre di Maezumi (da cui lui l'ha portata per aiutarla) le dice in giapponese che Abby fa i ramen con troppa testa e che dovrebbe invece metterci il cuore, Abby le dice che lei ha troppe lacrime dentro perchè non sa cosa sia amore visto che ogni volta che conosce qualcuno che le interessa voene sistematicamente mollata, la signora le dice allora di mettere le lacrime dentro ai suoi ramen.

Un giorno Maezumi sta parlando con un suo rivale che lo prende in giro perchè sta tentando di insegnare a cucinare i ramen a Abby (una donna e pure bionda!) e Maezumi gli risponde che se il gran maestro non darà la sua benedizione lui smetterà di cucinare ramen e andrà in pensione.

Il Gran Maestro va dal rivale e assaggia i ramen del figlio e da la benedizione, poi va da Abby e le dice che i suoi ramen sono buoni ma che ha bisogno di altro tempo (Abby aveva decorato i ramen con mais e peperoni, un pò diverso dalla classica decorazione). Maezumi è triste di finire cosi di cucinare ramen, deve mantenere la parola data. Dice a Abby che il suo negozio di ramen deve avere un successore e e che lei è il suo successore.

C'è una celebrazione e Maezumi le regala una lanterna che è stata appesa fuori del suo ristorante per 45 anni, Abby torna in America e porta la lanterna con sè dove viene appesa un anno dopo fuori del suo ristorante di ramen a New York City chiamato "The Ramen Girl".

All'interno una foto ritrae tutti contenti, Maezumi, sua moglie e il figlio che era andato a studiare a Parigi alta cucina. Mentre Abby sta cucinando per i suoi clienti, un impiegato le dice che un ragazzo vuole vederla, è Toshi.

Le dice che odiava il suo lavor e lo ha mollato per fare quello che davvero desidera: scrivere musica. Si baciano e tutto fa pensare a un futuro roseo per entrambi stavolta insieme.

sabato 5 aprile 2008

gomi - (spazzatura) e pulizie

Una vera stranezza che ho riscontrato in Giappone è che beh ... io non ho mai visto bidoni della spazzatura !

Non parlo di quelli per la raccolta differenziata presenti davanti ai negozi di cibo o konbini o ai distributori automatici, parlo dei bidoni tipo quelli che abbiamo noi in Italia, praticamente dappertutto. In Giappone la gente usa riportarsi la spazzatura a casa.
Se esci per un pic nic ad esempio, ti porti un sacchetto per metterci dentro quello che butti via e lo riporti a casa da mettere negli specifici bidoncini differenziati di cui tutti in casa sono dotati: carta, plastica, (tappi, bottiglie di acqua, bottiglie di detersivo o di altro, quindi 3 contenitori solo per la plastica) umido, e un altro che non ricordo.

Idem se prendi da bere o ti porti da casa una bottiglietta di acqua e poi non sai dove mettere il vuoto o se ti compri in un negozio un dolce e poi butti l'involucro, metti in tasca be butti a casa.

Noi abbiamo fatto un sacco di gite e ognuno di noi aveva un sacchetto per la propria spazzatura e poi a casa si differenziava ! GOSH !!! Va bene essere puliti ma qui mi sembra un tantino esagerato.
Altro esempio è che in Giappone non esiste il camion della pulizia strade ..... la strada ed eventuale verde pubblico viene pulita da chi ci abita davanti a turno sia in campagna che in città ! figuriamoci se da noi un gruppo di palazzi si mette a mettersi d'accordo sui turni per pulire la strada e il verde pubblico HAHAHA mi viene da ridere ! certo operazioni come la potatura vengono fatte da ditte specifiche ma ad esempio il rastrellare le foglie in autunno no, io sono pulita ma non mi metterei a pulire il giardino condominiale dalle foglie aleno alle condizioni attuali, forse però lo farei se fossimo un pò più educati e meno menefreghisti perchè saprei che la mia fatica viene presa in considerazione e non troverei disordine dopo poco ad opera di qualche ragazzino o vicino deficiente ^___^

giovedì 3 aprile 2008

internet point

Visto che non ho un pc portatile per aggiurnare il mio blog devo usare un pc esterno per cui veniamo qui al internet cafè.

Dopo essere passati dalla cassa a dire per quanto tempo ci serve e aver pagato in anticipo, ci introducono in una grande sala divisa in tanti cubicoli ognuno dei quali attrezzatissimo. Per ogni postazione c'è un pc e un televisore, cuffie per musica e giochi, due sedie e un divano e appendiabiti dotati di ometti.

Qui se uno si stanca può anche schiacciare un pisolino e al ingresso dopo le casse ci sono le onnipresenti macchinette che distribuiscono the, caffè, ramen e zuppe varie e altre cose più un sacco di fumetti che si possono prendere a prestito o leggere direttamente sul posto.

Notate nella nostra postazione la tazza di porcellana e non di plastica, piena di the ^___^ Le bevande e i cibi sono gratis e ci si può riempire la tazza tante volte quanto si vuole e le postazioni sono tutte pulitissime, niente a che vedere con l'Italia.

Esiste anche una cucina se si desiderano piatti non liofilizzati, si ordinano con un apposito menù presente per ogni postazione pc e si ricevono direttamente mentre siete seduti a mandre le vostre email, le tazze delle bevande che si bevono qui dopo aver finito e scaduto il tempo, bisogna portarle all' ingresso e lasciarle in cucina dove verranno lavate per il prossimo uso.

Qui si viene a studiare o giocare o mandare email o anche a leggere fumetti e giocare.
WOW !

distributori automatici



Passeggiando per il Giappone non potete fare a meno di notare distributori automatici ovunque per fino nel mezzo del nulla dove apparentemente non servirebbero e dove non si sa chi gli fa il pieno quando sono vuoti.

Ciò che lo rende possibile è il fatto che in Giappone non c'è vandalismo come da noi e la microcriminalità e quasi pari a zero ma sopratutto c'è molto rispetto delle cose degli altri per cui nessuno li danneggia.

Ci sono distributori di ramen, bibite, cose tecnologiche, sushi, sigarette, porno items , libri, dvd e di mille altre cose e spesso lo stesso distributore ha delle etichettine azzurre o rosse per far capire che un dato prodotto viene dato freddo o caldo, io ad esempio compravo spesso caldo una bottiglietta di the con latte dal sapore stupendo ma c'era anche la versione fredda.

Nelle città dove sono stata erano per lo più di bibite, the verde, coca cola, fanta, sprite e acqua. Vicino ad ogni distributore i bidoni per la raccolta differenziata: per lattine, plastica e tappi ^^

In Giappone sono conosciuti come jido-hanbai-ki da jido (automatico) hanbai (vendita) e ki (macchinario)
sayounara

sabato 29 marzo 2008

elettrodomestici

Una stranezza del Giappone è il fatto che gli elettrodomestici spesso non sono come i nostri.

Si pensa che essendo uno dei popoli più industrializzati e dotato di una tecnologia d'avanguardia utilizzino le stesse cose che abbiamo noi invece complici usi e costumi diversi ci si ritrova in cucina con alcune stranezze.

La foto sopra mostra un classico fornello, non esistono quelli da incasso, almeno qui a Shizuoka, sono grossi, pesanti si appoggiano sopra il mobile cucina e hanno solo due fuochi. Il cassettino serve per fare il pesce o la carne alla griglia ^___^

La foto sotto invece mostra una .... avete indovinato ? no ? beh, è una lavapiatti !

è grande quando un nostro forno a microonde e lava ... beh, poco, 4 piatti, 4 bicchieri e un pentolino non molto di più e naturalmente non è da incasso ma sta sopra il piano di lavoro esattamente come un qualsiasi elettrodomestico. GOSH !

Il fatto è che qui nessuno usa la lavapiatti, tutti lavano a mano ed è per questo che i bento box non sono fatti per essere lavati in lavastoviglie si rovinano. Qui tutti usano acqua e sapone delicato, l'acqua è molto meno calcarea della nostra e quindi un altra stranezza x noi è che qui difficilmente si trova l'acqua in bottiglia, la gente beve quella di rubinetto o quella di fonte, la mamma di Sampei ad esempio va a prendere l'acqua con le taniche a una fonte non so dove e usa quella per bere a tavola mentren per la rice cooker usa tranquillamante quella di rubinetto.

sayounara

giovedì 27 marzo 2008

colazione

Visto che si deve provare tutto, una mattina la mamma di Sampei ci ha preparato una colazione giapponese ... scusate la foto ma la macchina che avevo era terribile.

Come vedete però a tavola c'è di tutto tranne quello che in Italia chiamiamo caffèlatte, corn flakes e succo di frutta ! GOSH! Riso, pesce, uova sode pasta di pesce a forma di Stich scovato al supermercato, the verde, insalata e salame.

Non ho idea se la ha preparata solo perrchè c'eravamo noi o perchè loro davverro mangiano sempre cosi, sta di fatto che per me pur essendomi preparata è stato uno shock ;-P

Non so se per il lungo viaggio o cosa ma io stavo spesso male, avevo sempre la nausea e il cibo giapponese non mi aiutava molto, anche le poche cose che sembravano invitanti non riuscivo a mangiarle tranne il mio solito the e l'onigiri al salmone che compravamo fuori al super.

Ho molto apprezzato comunque anche se non sono riuscita a mangiare molto a parte le uova sode e il riso bianco, devo dire che la mamma di Sampei si è data molto da fare per tutta la nostra permanenza, peccato che io non sia riuscita a godermi il cibo come avrei voluto.

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